Fiorentina-Napoli, pagelle: Amir e Kalidou, muro d'oro. Pizzicotto a Insigne, zero a...
Napoli a punteggio pieno dopo 7 partite, un'altra prova di maturità superata sul difficile campo della Fiorentina. Bene Anguissa e Osimhen. Bravi più o meno tutti.

Sette (vittorie consecutive) per tre fa ventuno (punti): il Napoli di Spalletti vince ancora, questa volta a Firenze, sul campo ostico della rinata Fiorentina. Un gol nel primo tempo di Lozano, lesto a ribadire in gol un rigore calciato male da Insigne e respinto da Dragowski, e di Rrahmani nella ripresa, di testa, sull’ennesimo schema, consentono ai partenopei di ribaltare l’iniziale vantaggio firmato da Martinez Quarta. Superata, dunque, un’altra importante prova di maturità, con tanto di complimenti di Mourinho al tecnico toscano degli azzurri: “Bravo Spallettone, le vuoi mica vincere tutte?”. Dopo una iniziale fase di studio con pochi sussulti, è la Fiorentina ad alzare il ritmo. Il primo tiro è di Pulgar con Ospina bravo a respingere. Dai e dai arriva il gol del vantaggio dei padroni di casa: sugli sviluppi di un corner Vlahovic alimenta l’azione calciando verso il cuore dell’area dove Martinez Quarta trova la girata vincente. Immediata la reazione del Napoli con le solite folate di Osimhen, su una delle quali lo stesso difensore autore del gol è stato costretto al fallo da rigore. Sul dischetto Insigne: tiro centrale, mano aperta e respinta di Dragowski, il 24 degli ospiti si tuffa, il portiere viola respinge ancora e Lozano chiude l’azione con un bolide sotto la traversa. Sul finire del primo tempo la fantastica rovesciata di Osimhen di poco a lato. Nel secondo tempo Spalletti completa l’opera ribaltando il punteggio con l’ennesima diavoleria da calcio piazzato. Insigne finta la battuta, al centro scodella Zielinski che trova la testa di Rrahmani. Italiano a quel punto gioca la carta Sottil per Callejon. Spalletti risponde con Politano, Elmas, Demme, e successivamente Mertens e Petagna. Mentre esce, Insigne fa presente al suo tecnico di averne ancora nelle gambe. Era meglio evitare. Ancora due occasioni, prima per Elmas poi per Politano. La Fiorentina gioca più con la foga che con le idee e alla fine non scardina il fortino della capolista. Le pagelle di Areanapoli.it
Ospina: 6,5. Sul gol nessuna colpa, poi salva su un paio di conclusioni (non impossibili) dalla distanza. Sicuro, solido, intelligente nella gestione del pallone. Per i compagni è un riferimento.
Di Lorenzo: 6,5. Qualche errore c’è, ma come si fa a non premiare un incedere così generoso e potente a tutta fascia? Nico Gonzalez è un avversario scomodissimo e vince più di un duello, ma il terzino della nazionale ribatte colpo su colpo appena ha campo per aprire il gas.
Rrahmani: 8. Un prodigioso salvataggio sulla linea e un pesantissimo gol di testa che vale la vittoria. Il tutto a corredo dell’ennesima prestazione da perfetto e funzionante ponte levatoio al servizio del castello.
Koulibaly: 8. Vlahovic capisce che non è serata quasi subito e gira largo. Dormita di tutti sul gol della Fiorentina, poi se il gruppo si sveglia e vince è soprattutto merito del muro che alza la difesa con l’aiuto della mediana. Quando chiude i varchi, recupera il pallone e riparte, è da antologia. Così come nell’indicare quei quattro deficienti tra il pubblico che lo offendono.
Mario Rui: 6. Ancora un cartellino giallo, del tutto evitabile, per un fallo su Sottil. E’ l’unico neo di una prova diligente e tatticamente perfetta. Tiene bene linea e posizione, accompagna l’azione solo quando può.
Fabian Ruiz: 6,5. Un po' in difficoltà nella contesa appena la Fiorentina aumenta i giri. La sua qualità è comunque fondamentale nel giro palla e nell’ispirare i compagni. E’ lui a lanciare Osimhen nello spazio nell’azione che porta al rigore. Dall’84’ Mertens: sv.
Anguissa: 7,5. Nel primo tempo soffre come tutti, poi cresce alla distanza ed è una sinfonia tra recuperi, ribaltamenti di fronte e giocate di fino. Una pietra di tufo in movimento. Quasi una rockstar.
Lozano: 7. Spinge ma non incide, poi trova il prezioso gol del pareggio facendosi trovare pronto sulla doppia ribattuta di Dragowski sul rigore calciato da Insigne. Buona l’intesa con Osimhen, tuttavia la sensazione è che sia solo al 50% delle sue possibilità. Dal 57' Politano: 7. Un motorino sempre pronto ad accelerare per tentare la fuga. Manca qualcosa nelle scelte da fare negli ultimi 20 metri, ma garantisce sacrificio a tutta fascia.
Zielinski: 6. A tratti irritante perché nemmeno ci prova ad uscire dalla morsa dei viola, ed anche quando c’è da lottare quasi sparisce. Di buono l’apporto tecnico e la capacità di attirare più uomini su di sé creando varchi per i compagni. E’ comunque lui a pennellare per la testa di Rrahmani nell’azione del gol vincente. Dal 57' Elmas: 6. Corre ovunque sia necessaria una maglia rossa in più. Prima centrale, poi esterno quando esce Insigne. Alla generosità non corrisponde la lucidità e la rapidità sul bel passaggio di Osimhen: ci arriva in ritardo, la porta era vuota.
Osimhen: 7,5. Una mina pronta ad esplodere in qualsiasi momento: fa reparto da solo, allunga e accorcia il Napoli, conquista un rigore dopo l’ennesimo scatto bruciante palla al piede e toglie pressione ai suoi compagni quando la Fiorentina ci prova facendo attenzione a non scoprirsi troppo. Fondamentale anche quando non segna. Un bell’assist per Elmas, che non ci arriva. Dall'84' Andrea Petagna: sv.
Insigne: 6. Qualche serpentina per mettere paura alla Fiorentina nella prima parte del primo tempo quando i viola fanno sul serio. Poi sbaglia il rigore anche se è lesto a favorire la seconda respinta del portiere che serve involontariamente Lozano, bravo a trovare la porta. Nel secondo tempo serve un invitante assist a Osimhen che sbaglia. Viene sostituito e dice a Spalletti che ne aveva ancora. Meglio evitare: pizzicotto al capitano. Dal 70' Demme: 6. E' evidente che non abbia ancora lo sprint e la brillantezza dei tempi migliori, come quando, in ritardo, commette fallo da ammonizione in zona calda. I movimenti, tuttavia, sono sempre quelli giusti.
All. Spalletti: 7,5. Il Napoli sa incassare, sa soffrire e non si perde mai d'animo quando c'è da risalire la china senza forzare la giocata. Squadra solida, che sa quello che deve fare in ogni momento con i calciatori che si aiutano aggrappandosi l'un l'altro. Anche i cambi sono perfetti nelle intenzioni ed oltre la condizione atletica dei subentranti. 21 punti in 7 partite, cosa gli vogliamo dire a mister Luciano? Nulla, gli facciamo solo i complimenti come ha fatto Mourinho.
Purtroppo dobbiamo dare un altro zero spaccato. Questa volta ai poveri ignoranti che al Franchi offendono Koulibaly a fine partita. Gli gridano "scimmia". Insomma, robaccia da miserabili.







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