Milan-Napoli, è andata come "doveva" andare. Repice cita Jannacci e Pino Daniele
I rossoneri sbarrano la strada alla capolista e si candidano ufficialmente alla corsa scudetto che quest'anno vedrà coinvolte almeno 3-4 squadre.

Siamo stati facili profeti: tutta l'Italia o quasi (ovviamente quella non napoletana), ha pregato e spinto fortemente per la vittoria del Milan contro il Napoli. Ed era del tutto comprensibile accadesse: immaginate solo per un attimo i campioni d'Italia in carica scappare in testa a più 5 sulla Juventus e più 6 su Milan e Inter già alla quinta giornata, sarebbe stato troppo.
E dunque hanno vinto i rossoneri di Massimiliano Allegri: 2-1 il risultato finale. In cima alla classifica si è formato il gruppone. Milan, Napoli e Roma a 12, Juventus a 10 e Inter a 9. Campionato bellissimo, aperto, vivo, che in proiezione annuncia tanti colpi di scena come se fosse una vibrante corsa ciclistica con tappe tutte in salita. E' andata come "doveva" andare: ne beneficia lo spettacolo, l'equilibrio, ma anche lo stesso Napoli che ha toccato con mano (anche se lo sapeva già) le difficoltà contenute nell'impresa di chi è chiamato a ripetersi dopo il trionfo.
Bello il post di Francesco Repice, radiocronista di Radio Rai, che ha commentato la partita tra Milan e Napoli, con un post pubblicato sui propri account social: "Se fosse un romanzo, lo si dovrebbe scrivere con accenti frenetici. Se fosse un film, lo si dovrebbe girare dal finestrino di un treno in corsa. Se fosse una canzone, avrebbe la voce graffiante di Jannacci o quella morbida di Pino Daniele. Ma questa è una partita di pallone, che vale il primato in classifica. Milan–Napoli. Una notte di calcio, poesia e battaglia".












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