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Pastore: "Tutti sanno su Osimhen. Tweet di De Laurentiis? Leggete cosa ha scritto Bocca"

Rosario Pastore, con un lungo post, ha analizzato il momento del Napoli campione d'Italia dopo il pareggio al Dall'Ara di Bologna.


Luca CirilloLuca CirilloGiornalista

25/09/2023 15:18 - Altre notizie
Pastore: Tutti sanno su Osimhen. Tweet di De Laurentiis? Leggete cosa ha scritto Bocca

Rosario Pastore, giornalista, ha commentato il pareggio tra Bologna e Napoli focalizzando l'attenzione sul momento della squadra di Rudi Garcia. Queste le sue parole: "Un caro amico di Facebook, contestando molto cortesemente quanto avevo scritto riguardo alla gara di Bologna, ha fatto presente che l'opinione di due giornalisti napoletani facevano a cazzotti con le mie idee, consigliandomi, inoltre, di andare a leggere quanto avevano scritto. Rispondo, spero altrettanto cortesemente, che i due nomi proposti rientrano fra i colleghi che maggiormente stimo e che sono nel novero delle mie conoscenze sotto la voce "amici". Si tratta di due professionisti giustamente famosi, che apprezzo molto. Precisato questo punto, aggiungo che posso intuire le tesi da essi avanzate, perché già espresse in molte occasioni. Tesi del tutto legittime, naturalmente. Altrettanto naturalmente, ricordo che è stupendo che ci venga ancora consentito ragionare secondo la nostra testa".


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"Ed è quello che continuo a fare, pur rispettando, ribadisco, le opinioni altrui. Ebbene, la mia testa continua a ripetermi che questo Napoli non la convince, che certe decisioni le appaiono o sono incomprensibili, che l'impostazione della squadra è impalpabile o addirittura velleitaria. Comincio col dire che sono il primo ad avvertire che bisogna dimenticare il Napoli scudettato di Spalletti, bisogna archiviare i bei ricordi, perché fanno parte del passato e quello che importa è il presente. E il presente, al momento, mi pare indecifrabile. Chiarisco: tout le monde sa che Osimhen, capocannoniere in carica, ha bisogno di continui rifornimenti, di palloni che gli arrivano da ogni parte e sui quali lui si butta con incredibile entusiasmo. E dunque, perché lasciarlo del tutto isolato là avanti, rifornendolo solo con lanci lunghi, al novantanove per cento preda della coppia di marcatori che anche il più idiota degli allenatori avversari gli mette addosso?".


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"Tutti sanno, perché lo ha dimostrato anche in nazionale, che Raspadori non è un laterale offensivo ma un giocatore che dà il meglio di se stesso, che è tanto, tantissimo, se schierato a ridosso della punta centrale. E allora, perché insistere a schierarlo sulla destra, dove esistono alternative certamente più valide e che è stata, con leggerezza, privata di un elemento prezioso come Lozano, che aveva trovato una splendida intesa con Di Lorenzo? E, in ogni caso, lo stesso Politano è soluzione più logica di Raspadori. Ancora, dimentichiamo il Lobotka dell'anno scorso, ma chiunque sa che questo regista dà il meglio di sè se schierato davanti alla difesa e non in una posizione più avanzata, dove finisce con l'essere soffocato dei centrocampisti avversari. Ancora: contro il Bologna, Anguissa è stato esaltato da una parte della critica e criticato da un'altra: la realtà è che Zambo non ha ancora la brillantezza fisica e i lampi del giocatore che abbiamo ammirato. In attesa dell'Anguissa migliore, esistono o no alternative? O gli acquisti fatti sono stati condotti in porto solo per dare l'impressione di aver fatto qualcosa, non credendoci affatto? Cajuste, che non mi pare così scarso, non potrebbe essere un'alternativa valida? E tornando al laterale d'attacco di destra, Lindstrom dev'essere eternamente un panchinaro?  Alle anime pie, ai buonisti che si scandalizzano per la "scostumata" reazione di Osimehn e, in parte, di Kvaratskhelia, dico che si mettano tranquilli e rammentino che certe cose sono accadute da sempre".

"Chi sta scrivendo, ha vissuto da spettatore diretto una delle più clamorose proteste, quella di Giorgio Chinaglia ai mondiali tedeschi del '74: Giorgione vaffanculò senza pietà il povero Valcareggi, al momento della sostituzione. Altri, numerosissimi, episodi del genere sono accaduti. Avendo quasi sempre da protagonisti giocatori di grande spessore. E tutti, dico tutti, testimoniavano di un'atmosfera pesante, fuori ma anche all'interno dello spogliatoio. Mai, ripeto, mai visto un giocatore dare in escandescenze perché sostituito in un periodo positivo, con la squadra che va a mille ed ha fiducia nella sua guida. Quando le cose vanno male, quando il malessere è diffuso, ecco che ci sono queste reazioni. Un accenno al tweet inviato da De Laurentiis dopo la partita mi pare obbligatorio. "Il Napoli riparte, bravi tutti", ha scritto il presidente. E io penso: non era già ripartito a Braga, in Champions, con una vittoria stentata, sì, ma pur sempre vittoria? Che vuol dire quel "bravi tutti"?".

"Bravo Garcia e anche Osimhen? Ribadendo che fosse giusto inviare il messaggio, quello a cui non so rispondere è quanto convinto esso fosse. Tornando a bomba, purtroppo a Bologna i 3 punti, non sono arrivati, anche se, con un pizzico di fortuna, erano agguantabili. Qusto vuole forse dire che bisogna chiudere gli occhi ed esaltarsi? Ignorare episodi che testimoniano il malessere della squadra? Noi tutti amiamo il Napoli, ribadiamolo una volta per tutte. Tifare non è solo prerogativa degli acritici, di chi non giudica con la propria testa ma con quella degli altri, specialmente di chi invita ad applaudire sempre, acriticamente. Ebbene, non credo che sia questa la strada migliore. Sono sempre più convinto che la svolta della stagione scorsa sia stata in qualche modo favorita, se non spinta, da quanti continuavano a lanciare avvertimenti al club sulla necessità di trovare validissime alternative alle partenze di Koulibaly, di Mertens, di Insigne e così via".

"La società operò magnificamente, grazie all'ottimo lavoro dell'accoppiata De Laurentiis-Giuntoli. Non è con i "tutto va ben, madama la marchesa" che si va avanti, rischiando di ritrovarsi il castello incendiato. Forza Napoli sempre, ragazzi. Ma con intelligenza, non nascondendola testa sotto la sabbia. Se la situazione si aggiusta, se il Napoli torna a convincere, saremo tutti, e ripeto tutti, ultrafelici. Ultima cosa: si parlava di articoli di colleghi. E dunque un suggerimento: la lettura dell'ultimo articolo di un pezzo da 90 che è Fabrizio Bocca sul Napoli. Se vi va, andate a pescarlo su FB, sulla sua pagina. Credo che sia chiarificatore su molti punti. Grazie e buona giornata", ha concluso Pastore.


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Luca CirilloLuca Cirillo
Giornalista dal 2010, ha lavorato per Il Roma. Da vicedirettore ed inviato di giornali online, ha seguito il Napoli in giro per l'Europa. È autore e conduttore di programmi su Radio Amore e collabora con alcune riviste.

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