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Ziliani: "Milan, via Leao a gennaio e con questi due acquisti vincerebbe lo Scudetto"

Paolo Ziliani, giornalista, ha parlato del mercato del Milan in vista della sessione di gennaio attraverso i suoi canali social.


Lorenzo VallettaLorenzo VallettaGiornalista

03/10/2025 21:08 - Altre notizie
Ziliani: Milan, via Leao a gennaio e con questi due acquisti vincerebbe lo Scudetto

Il Milan ha ripreso a marciare, grazie alla guida di Massimiliano Allegri e un mercato di spessore fatto dal nuovo direttore sportivo Igli Tare. In molti considerano i rossoneri i seri rivali per lo Scudetto del Napoli. Paolo Ziliani, giornalista, ha parlato proprio di questo argomento tramite i suoi canali social.


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Ecco le sue parole in marito a una mossa di mercato che potrebbe fare a gennaio: "Se il Milan a gennaio vendesse Leao e comprasse (poniamo) Kim e Vlahovic vincerebbe lo scudetto". Poi aggiunge: "Già oggi di lui in campo non c'è  alcun bisogno: i 30' giocati col Napoli hanno mostrato anzi quanto Rafa possa essere dannoso. L'occasione per uscire da un equivoco in cui il Milan si trascina da anni".


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"So che dire quello che sto per dire farà indignare una buona metà, o forse tre quarti del popolo rossonero e scandalizzerà una buona metà, o forse tre quarti, dell’intellighenzia giornalistico-sportiva italiana; ma poiché non è la prima volta che ne scrivo (il 13 aprile di un anno fa, dopo Milan-Roma 0-1 di Europa League, avevo postato un pezzo intitolato: 'C’era una volta il Milan di Shevchenko, oggi c’è il Milan di Leao: trova le differenze' e qualche mese dopo, il 25 agosto, ne avevo pubblicato un secondo dal titolo: 'Sono passati cinque anni e il Milan è ancora prigioniero dell’equivoco Leao: dovrebbe essere la stella, è (quasi sempre) la palla al piede', non ho alcuna remora a ribadire oggi come la penso su Rafa Leao dopo aver seguito il felice avvio di stagione del nuovo Milan di Massimiliano Allegri, Luka Modric, Adrien Rabiot e Christian Pulisic, che è stato superiore a ogni più rosea aspettativa. Per dirla in parole povere, penso che se il Milan a gennaio si decidesse a disfarsi di Leao e coi soldi della cessione comprasse, poniamo, Kim e Vlahovic vincerebbe lo scudetto, o comunque ci andrebbe molto, molto vicino".

"Non so voi: ma consegnata agli archivi la tragicommedia del Circo Barnum messo in piedi da Furlani & company un anno fa, il Milan dei due allenatori portoghesi e degli acquisti estivi fatti sparire a gennaio, dopo aver assistito al pronti-via del nuovo Milan affidato a Tare e Allegri io oggi mi sento di dire che se ti chiami Milan e ti metti nelle mani di Modric, Rabiot e Pulisic - che hanno la testa di Modric, di Rabiot e di Pulisic - puoi tornare ad andare dove vuoi".

"E tanto per essere chiari, aggiungo che il momento della non più rimandabile sliding doors, la liberazione o meno da Leao, è arrivato. Se il Milan a gennaio dovesse decidere di separarsi dopo 7 lunghi, contrastati e insensati anni dal portoghese e con i soldi messi in cassa, tutti di plusvalenza pura, si dotasse di un forte centrale di difesa (faccio un nome a puro titolo d’esempio: Kim) e di un forte centravanti (come Vlahovic che la Juventus per 10-15 milioni porterebbe a Milano impacchettato con tanto di nastro e carta regalo), potrebbe davvero contendere a Napoli e Inter lo scudetto".

"Kim (o chi per lui: solo tra i 'parametro zero' ci sono già oggi disponibili gli stagionati Stones e Rudiger e il più giovane Demiral, solo per limitarci ai giocatori tesserabili gratis) è il forte difensore centrale che ad Allegri manca per completare e rendere più roccioso il reparto; e Vlahovic (o chi per lui: sempre tra i 'parametro zero' c’è ad esempio Lewandowski che Igli Tare pare abbia già messo nel mirino) è il centravanti puro che al Milan manca come il pane e che arriverebbe a colmare la più vistosa lacuna rimasta in organico".

"Detto en passant: convincere la Juventus, che a gennaio si gioca l’ultima possibilità di ricavare due spiccioli dalla cessione del bomber serbo pagato nel 2022 la bellezza di 92 milioni ingaggio escluso, non dovrebbe essere un’impresa impossibile; e poiché l’ingaggio che Leao percepisce oggi è di poco superiore ai 5 milioni netti, lo stesso stipendio potrebbe essere girato, magari con giusto ricarico, su Vlahovic alzandolo anche a 6-7 milioni, che il Milan potrebbe permettersi considerando la bassa spesa che sosterrebbe per il cartellino di un campione di 25 anni (saranno 26 il 28 gennaio prossimo), quindi senza grandi ferite procurate al bilancio".

"Quel che è certo è che oggi, venerdì 3 ottobre 2025, anche se è politicamente scorretto dirlo, lo stato dell’arte dice che il nuovo Milan, quello con Tare e Allegri a dirigere da fuori e di Modric, Pulisic e Rabiot a dirigere in campo, sta funzionando magnificamente e nessuno ma proprio nessuno ha sentito e sente la mancanza di Leao: tantomeno Max Allegri che anzi ha già avuto modo di disperarsi e quasi di uscire di senno dopo averlo sciaguratamente mandato in campo, invece di Nkunku, al minuto 69 di Milan-Napoli 2-1".

"Il Milan, che dal minuto 57 stava giocando in 10 per l’espulsione di Estupinan detto Estupidan (la nuova mina vagante giunta a Milano per non far rimpiangere Musah), con Leao in campo ha cominciato a giocare in 9: da una parte Modric, Rabiot e strumtruppen al seguito tutti in trincea con l’elmetto in testa a cercare di respingere i massicci, ininterrotti e disperati assalti del nemico; e dall’altra lui, lo svanito e svaporato Rafa Leao che sembrava stesse giocando una partitella d’allenamento a Milanello contro la squadra allievi, del tutto inconsapevole di quel che gli stava accedendo attorno, ciondolante, indisponente, perso nei suoi inaccessibili pensieri".

"E magari non sarete d’accordo: ma nessuno mi toglie dalla testa che Allegri al solo pensiero prendere in considerazione la candidatura di Leao, finalmente guarito, per un posto di titolare in una squadra che ha preso subito a funzionare a meraviglia (persino Gimenez, il rossonero più sottotono, fornisce alla squadra un apporto formidabile in termini di concentrazione e di impegno), stia sudando freddo".

"Con Saelemaekers a destra, Pulisic a sinistra (il posto che spetterebbe a Leao) e Gimenez al centro - e immaginatevi se al posto di Gimenez ci fosse Vlahovic -, il trio d’attacco del Milan appare non dico perfetto ma quasi; senza considerare che in panchina c’è Nkunku, tutt’altra testa rispetto a Leao, che già oggi meriterebbe di cominciare le partite da titolare: venisse impiegato con la stessa frequenza con cui il Milan impiega Leao segnerebbe il doppio dei gol del portoghese e si sbatterebbe e creerebbe uno scompiglio - nelle aree avversarie - che metà basterebbe".

"La soluzione dei tanti guai e dei tanti problemi che hanno condizionato e frenato la squadra in questi ultimi 7 anni il Milan ce l’ha sotto gli occhi: una soluzione facile che farebbe felice sia la componente tecnica (Tare, Allegri, la squadra) sia la componente societaria (Elliott & Red Bird). Vendendo Leao, che oggi ha 26 anni ed è ancora in età da mercato, la società incasserebbe una sostanziosa somma (anche una settantina di milioni sarebbero tutta plusvalenza) spendendo la metà della quale completerebbe la rosa a disposizione di Allegri in modo definitivo".

"Immaginate un Milan che dopo Modric e Rabiot (e ci metto anche Nkunku) innesti in attacco accanto allo straripante e imprendibile Pulisic un bomber come Vlahovic (o un centravanti di quel calibro) e in difesa un centrale della stazza e dell’affidabilità di Kim (o chi per lui). Dopodiché, alzi la mano chi avvertirebbe il bisogno di togliere di formazione Pulisic o Vlahovic o Nkunku per mettere al loro posto Leao: quello che a 19 anni prometteva bene ma giocava una partita buona su 5 e che oggi, a sette anni di distanza, è ancora lo stesso di prima: gioca una partita buona su 5, e intanto il tempo delle promesse se n’è andato (persino nella nazionale portoghese Rafa è poco più di un elemento di contorno)".

"Nel calcio come nella vita c’è un tempo per tutto: per come la vedo io, il tempo di Leao al Milan, e degli equivoci che la sua presenza ha comportato, comporta e comporterà, è scaduto. A dire il vero già da un pezzo".


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Lorenzo VallettaLorenzo Valletta
Classe 1997, è il rampollo più giovane della famiglia di AreaNapoli.it. Giornalista pubblicista iscritto all'ODG Campania, ha giocato a calcio a livello agonistico ed è tifosissimo del Napoli.

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