Club Napoli Ostia, tifo da Scudetto al gol di McTominay! Storia e passione sul litorale romano
Viaggio nel Club Napoli Ostia, abbiamo seguito la gara tra Torino e Napoli nello storico club del presidente Giacomo Borrelli.

Storia, passione, tifo, fedeltà, aggregazione e simpatia sono alcune delle caratteristiche che contraddistinguono il Club Napoli Ostia. Fondato nel 1997 dal presidente Giacomo Borrelli, il club nell'arco di ben 27 anni è cresciuto a dismisura guadagnandosi la stima e il rispetto dei concittadini residenti presso la Capitale e non solo.
Non è aspetto raro da queste parti ascoltare espressioni tipicamente dialettali napoletane ma dal marcato accento romano, tra una giocata di Kvara ed una stoccata di Lukaku, nel dare un morso a un gustoso panino o un sorso a una ghiacciata birra. È questo il senso di convivialità ed amicizia promosso da Borrelli e soci, tramandando gli stessi valori di partita in partita. Una passione fortissima.
Ci troviamo da Casa Clandestina, nel cuore di Ostia Lido (Roma). Il gestore di nome Diego (neanche a farlo apposta) ed il suo staff hanno accolto con creatività ed entusiasmo lo storico gruppo di tifosi radunati qui per dare il loro contributo alla causa azzurra, nuovamente lanciata in campionato verso i più alti traguardi.
Altra tappa fondamentale lungo il cammino in testa alla classifica della serie A per la SSC Napoli è la gara contro il Torino vinta di misura fuori casa grazie alla rete dello scozzese Scott McTominay.
La rete del nuovo beniamino del centrocampo azzurro ha generato esultanze e cori di gioia liberatoria cosi come al triplice fischio finale con il tripudio generale condito da sciarpate, abbracci e tanti sorrisi: il volto sano del calcio trasuda di sentimenti genuini anche a centinaia di km di distanza dalla madre patria Partenope... Quest'ultima è stata scelta nel dare il titolo all'ultimo discusso capolavoro cinematografico del regista Paolo Sorrentino e proprio citandone una frase in esso contenuta che recita "non si può essere felici nella città più bella del mondo", magari allora risulta più facile esserlo osservandola 'Roma-nticamente' da lontano, come un dipinto in evoluzione, pennellata dopo pennellata, verso il traguardo finale.






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