Aggredito e picchiato fuori il Maradona, Diego: "Sono vivo per miracolo, violenza inaudita"
Il racconto di una serata di follia all'esterno dello stadio Maradona: "Quaranta, cinquanta ragazzi, non so quanti fossero ma erano tanti, mi hanno accerchiato".

Napoli violenta, sabato scorso vi è stata una rissa intorno all’una di notte ha coinvolto dei giovanissimi nel piazzale esterno dello stadio Maradona. I residenti di Fuorigrotta hanno dovuto assistere, loro malgrado, ad un altro episodio di violenza che solo per un caso fortuito non si è trasformato in una tragedia.
Ventunenne pestato fuori il Maradona
A farne le spese è un 21enne che ha raccontato quanto avvenuto all'esterno dello stadio: "Insieme alla mia ragazza e ai nostri amici entriamo nel parcheggio dello stadio Maradona guidando la macchina a passo d’uomo", racconta il ventunenne Diego. In realtà il suo nome è diverso ma ne usiamo uno di fantasia perché, come lui stesso spiega nell’intervista rilasciata al Mattino, "ho paura che possano riconoscermi e venirmi a cercare".
Il racconto prosegue: "Stavo facendo manovra per parcheggiare tra due auto in sosta quando uno di questi ragazzi intento a sfrecciare nel piazzale tenta di fare uno slalom tra la mia auto e la macchina parcheggiata e si schianta. Io scendo dalla vettura per prestargli soccorso e capire cosa fosse successo. Da lì è stato il caos. Quaranta, cinquanta ragazzi, non so quanti fossero ma erano tanti, mi accerchiano. Io tento di mantenere la calma spiegando al gruppo inferocito cosa fosse successo e immediatamente chiamo l’ambulanza, arrivata in pochi minuti, perché possa prestargli soccorso".
Fino ad a quel momento la situazione sembrava sotto controllo, quando dalla folla si sente la voce di un uomo adulto tra i 40 e i 50 anni che urla: "Chi è stat?" (a far cadere il giovane dal motorino).
Diego prosegue: "Da quel momento non ci ho capito più niente. Mi ha colpito con un pugno in piena faccia e sono caduto a terra. Il branco a quel punto si è accanito su di me. Tutti hanno iniziato a pestarmi violentemente con ripetuti calci e solo le urla di terrore della mia ragazza e di alcuni nostri amici sono riuscite a fermarli. Dei passanti mi hanno subito detto di scappare e così ho fatto tentando anche di andare in questura per denunciare ma in quel momento nessuno mi ha aperto. Solo dopo molto tempo è arrivata l’ambulanza che mi ha trasportato al San Paolo. In ospedale mi hanno fatto una radiografia che ha evidenziato un trauma alla spalla dovuto ai calci e varie escoriazioni e contusioni alla mascella causate dal pugno. Ematomi alla testa e tagli al gomito", racconta ancora il povero Diego, un bravo ragazzo che studia e lavora per pagarsi l’università e che solo per un caso fortuito non ha visto trasformare l’aggressione subita in qualcosa di ancora più grave e tragico.





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