Huijsen, il padre: "Shock Juventus, Motta brutale. Vi dico cosa ha fatto Giuntoli". Poi cita il Napoli
Il papà agente del difensore del Real Madrid ha raccontato la separazione dalla Juventus e ha parlato anche di Maradona nel corso dell'intervista.

E' uno dei volti nuovi del calcio internazionale: il ventenne ispano-olandese Dean Huijsen, questa estate è passato dal Bournemouth al Real Madrid per 59,4 milioni di euro. Ricordiamo che fino a qualche anno fa era della Juventus che lo acquistò dal Málaga per appena 470.000 euro. Con Allegri debuttò nel big-match di San Siro vinto 1-0 sul Milan.
Poi l'arrivo di Giuntoli e l'addio. Huijsen va prima 6 mesi in prestito alla Roma e al Bournemouth per appena 15 milioni più 3 di bonus. Più i 4 milioni che il club inglese ha girato alla Juve per la clausola del 10% sulla plusvalenza. Poco, troppo poco, se consideriamo che siamo al cospetto di un astro nascente della pedata europea. Il papà-agente Donald Caspar Huijsen detto Donny, 52 anni (ex attaccante di club olandesi) ha raccontato ogni dettaglio della vicenda di suo figlio a Tuttosport.
Ecco alcuni passaggi: "Giuntoli? Lui e Motta non sono propriamente da annoverare tra i miei migliori amici. Quando la Juve ha comunicato a Dean che doveva fare le valigie è stato un vero shock. Non ci potevamo credere, ci siamo rimasti di sasso. Male, troppo male. Un giorno nero. Bruttissimo. Un fulmine a ciel sereno. Ma perché? Ci chiedevamo senza poter comprendere i motivi della separazione forzata. Dean stava a meraviglia a Torino, parla benissimo italiano, era apprezzato e ben voluto da tutti. Dallo staff ai compagni di squadra, da tutto il mondo Juve fino al magazziniere. Giuntoli è stato categorico e Motta brutale quando gli hanno detto che non avrebbe più fatto parte del progetto e che doveva andarsene, che non aveva più il permesso di allenarsi con la prima squadra".
Non manca il Napoli nelle sue parole considerando un parente illustre: "Qual è stato l’idolo d’infanzia di Dean? Da piccolino suo zio Ruud Krol, leggenda del calcio “Oranje” e dell’Ajax che ha militato anche nel Napoli. Ha sposato Yvonne, sorella minore di mio padre. Poi crescendo, ormai trasferitosi in Spagna, ha eletto come idolo Sérgio Ramos, ex leader della difesa madridista e popolarissimo in Andalusia essendo nato in provincia di Siviglia. Io soprannominato "Maradonny”? Ah sì, vero, ma era una cosa nata così per divertimento fra i tifosi. Nessun giocatore al mondo più essere paragonato al più grande di tutti i tempi, perché Diego Maradona era unico".











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