Fedele: "Gilmour non può allenarsi come McTominay e Lucca"
L'esperto dirigente sportivo ex Parma, Enrico Fedele, ha parlato del Napoli soffermandosi anche sui tanti infortuni muscolari di questo inizio stagione.

L'inizio di stagione del Napoli si è caratterizzato per i tanti infortuni muscolari, Lobotka e Politano, infatti, sono soltanto gli ultimi di una lunga serie. Il primo dovrà stare fermo un mese, mentre l'attaccante dovrebbe rientrare nel giro di un paio di settimane alla corte di Conte.
Il dirigente ex Parma, Enrico Fedele, che in passato ha seguito anche i fratelli Cannavaro da procuratore, è intervenuto a Febbre a 90, su Vikonos Web Radio/Tv, per parlare del momento che vive il club azzurro: “Nel calcio spesso ci dividiamo in risultatisti e giochisti: se siamo i primi, allora dobbiamo essere strafelici di questo inizio di campionato del Napoli; se siamo degli esteti, invece, riconosciamo di aver vinto due gare un po’ soffrendo, mi dispiace per gli infortuni che stanno penalizzando la squadra, sono sinceramente un po’ troppi".
Sugli infortuni ha aggiunto: "Vent’anni fa al Parma Arrigo Sacchi mi parlava degli allenatori, e mi diceva che in un club sarebbero stati necessari più tecnici: oggi i giocatori sono aziende personali, uno come Gilmour non può allenarsi come McTominay e Lucca, hanno sollecitazioni differenti, al di là delle varie analisi di gruppo che sono comuni, il terzino che fa la progressione o l’attaccante che fa la profondità hanno una sollecitazione muscolare totalmente diversa". Ha concluso Fedele.








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