Conte-De Bruyne, il caso che non esiste
Il tecnico ed il fuoriclasse, ovvero la nuova telenovela che appassiona solo chi l'ha scritta ad arte. E che è finita prima ancora di iniziare, almeno nella realtà.

De Bruyne è finito al centro di polemiche, a dire il vero esagerate, dopo Milan-Napoli. Il fuoriclasse belga non ha gradito la sostituzione nel corso del secondo tempo (tra l'altro arrivata qualche minuto dopo aver segnato su calcio di rigore il gol del 2-1). A dire il vero non ha fatto gesti plateali, nè ha alzato la voce.
Semplicemente ha evitato di salutare Antonio Conte al momento dell'avvicendamento. Kevin è un calciatore di grande esperienza, di carisma, personalità. Lo stesso tecnico azzurro ha sottolineato che probabilmente era arrabbiato perché la squadra non era ancora riuscita a trovare il gol del 2-2. E allora perché montare un caso che non esiste? Ricordiamo che il belga ha ricevuto i complimenti per la signorilità mostrata a Manchester quando al 21' Conte lo ha dovuto sostituire dopo l'espulsione di Di Lorenzo.
Non è mica impazzito? Lo stesso Conte se ha bisogno di chiarirsi con De Bruyne lo fa direttamente. Il centrocampista evidentemente sentiva di poter dare una mano ai suoi compagni, di essere fisicamente pronto per fornire la sua esperienza, magari con tiri dalla distanza, pennellate delle sue, calci piazzati e idee. Conte ha invece ha avuto altre idee. E' un bel segnale comunque, c'è vita oltre il piattume che vorrebbero i soliti detrattori che non hanno di meglio da fare che creare polemiche ad arte. Ed anche sul piano tecnico-tattico Conte è stato chiaro: sarà un anno difficile perché il Napoli è chiamato al salto di qualità anche sul piano del gioco. Davvero si vuole mettere in discussione il valore di De Bruyne? Il caso non esiste.











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