Feltri: "Amo Roma, è diventata una giungla. C'è un motivo ben preciso"
In un articolo su Il Tempo il giornalista Vittorio Feltri si è lamentato delle condizioni in cui versa la capitale italiana.

In un editoriale tra le pagine de Il Tempo, Vittorio Feltri si è tolto qualche sassolino dalle scarpe: "Di recente ho avuto il piacere di recarmi a Roma, città che amo ma dove purtroppo vado sempre meno a causa della mia sempre più scarsa propensione a spostarmi e a viaggiare. Il mio soggiorno non è durato più di quarantotto ore, eppure è stato sufficiente perché mi accorgessi che poco o nulla è mutato da quando alla guida della capitale si è insediato il sindaco democratico Roberto Gualtieri, succeduto alla grillina Virginia Raggi".
"Buche, immondizia, disordine, rallentamenti, inefficienze varie sono soltanto alcuni dei problemi con i quali si confrontano quotidianamente i romani, ormai assuefatti a questo status quo tanto da non avvertirne quasi più peso e fastidi, sebbene lo stress di una esistenza condotta all’interno di questa giugla urbana si faccia sentire e produca i suoi sintomi" ha aggiunto l'ex direttore editoriale di Libero.
Conclusione al veleno di Feltri: "Mi sono interrogato circa i motivi che rendano l’impresa impossibile. Insomma, perché imporre ordine, rigore, disciplina, pulizia, efficienza è così arduo a Roma? Può dipendere dalla morfologia e dalla geografia della città? Può dipendere dalle sue dimensioni gigantesche? Non credo. Io penso che sia mancata la reale volontà da parte di coloro che hanno governato la capitale di efficentarla. Forse è mancato l’amore verso Roma, quella Roma caput mundi di cui ciascuno di noi è in fondo cittadino poiché ciascuno di noi ne ha tratto origine".





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