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Nino D'Angelo: "Napoli è la vita mia, facevo il gelataio. Con Maradona spaghetti aglio e olio a casa di..."

"I napoletani sono bella gente, hanno vissuto un pregiudizio", le parole dell'artista nel corso del format "A muso duro".


Luca CirilloLuca CirilloGiornalista

07/01/2025 21:05 - Interviste
Nino D'Angelo: Napoli è la vita mia, facevo il gelataio. Con Maradona spaghetti aglio e olio a casa di...

Ai microfoni di Fabrizio Bracconeri, attore, nel corso del format "A muso duro", il cantautore napoletano Nino D'Angelo ha parlato di tanti argomenti, ma si è soffermato in particolare sul suo rapporto con Napoli ed i napoletani. Ecco alcuni passaggi riportati da Areanapoli.it: "La canzone che mi rappresenta di più è "Senza giacca e cravatta" che portai al Festival di Sanremo".


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Poi ha aggiunto: "Non mi hanno fatto vincere a Sanremo? Sarebbe stata una rivoluzione, ma va bene così, ho vinto nella vita: iniziai come semplice gelataio e ho fatto tante cose nel mondo dell'arte, dello spettacolo tra musica, teatro e cinema. Il brano "Senza giacca e cravatta" nacque una sera quando tornai a casa dopo aver vinto il David di Donatello. Mi misi sul divano con la statuetta in mano e mia moglie Annamaria mi disse: "La vuoi posare?". E io guardandola, dissi: "Quanta strada aggio fatto". E così iniziai a scrivere".


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Ed ha continuato: "Napoli è la mia vita, intesa come città e popolazione. I napoletani sono bella gente, hanno vissuto un pregiudizio. Come in tutte le città c'è il bene e il male, ma per tanti anni hanno fatto vedere solo il male. Ora non so grazie a chi, forse anche ai social, è stata riscoperta questa città piena d'arte e poeti, i bravi sono in maggioranza. Io sono innamorato della mia città, ho scritto una canzone che si chiama "Bella" e non la nomino mai. "Bella che nun tiene 'e braccia e a te me sente astrignuto". La vivo come una mamma, una donna... Napoli è una città d'amore, mi faccio garante, c'è bella gente e piena di bene. I malvagi sono quelli che mi fecero andare via, sparando in casa e tanti altri, ma non sono napoletani".

E su Maradona, il Napoli calcio e Pino Daniele: "Sono più di un tifoso. Diego era un bravissimo ragazzo, avrà fatto i suoi errori, come tutti, ma non giudico nessuno. Come persona è una delle più belle che ho conosciuto. Andavamo a mangiare spaghetti aglio e olio a casa di Bruscolotti. Maradona amava mangiare. Pino Daniele? Uno dei più grandi del novecento: era il più completo, sapeva scrivere, suonare e cantare. E come chitarrista era straordinario".


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Luca CirilloLuca Cirillo
Giornalista dal 2010, ha lavorato per Il Roma. Da vicedirettore ed inviato di giornali online, ha seguito il Napoli in giro per l'Europa. È autore e conduttore di programmi su Radio Amore e collabora con alcune riviste.

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