Milan, Ibrahimovic: "È il Napoli che deve guardare noi. Sono ancora Dio"
Le parole dell'ex campione svedese: "Se ero in campo avevo tutte le risposte, in tribuna soffro ancora per non poter aiutare la squadra. Non ho obiettivi personali, tutto quello che faccio è per il Milan".

Il Milan è stato finora l'unica squadra capace di togliere punti al Napoli in questo primo scorcio della stagione almeno per quello che concerne il campionato italiano di Serie A. I rossoneri sono tra i favoriti, insieme ai partenopei, alla conquista dello scudetto.
Zlatan Ibrahimovic, prima giocatore, oggi dirigente del Milan, ha rilasciato un'intervista alla edizione odierna de La Gazzetta dello Sport toccando diversi argomenti. Tra questi naturalmente anche la lotta per la vittoria del tricolore che quest'anno vede come probabile protagonista, almeno classifica alla mano, la sorprendente Roma allenata da mister Gian Piero Gasperini: "Scudetto, dobbiamo crederci tutti. Ma è un processo, è un lavoro di team".
Delle avversarie che dice? Napoli, Inter, Juve? "Non guardo gli altri, ma non per arroganza, perché se dipendo dagli altri vuol dire che non sono abbastanza forte. Devo diventare forte io e gli altri devono guardare me".
Mi scusi: siamo passati da Ibra Dio, all’io e al noi? "Un attimo: Ibra è ancora Dio. Se ero in campo avevo tutte le risposte, in tribuna soffro ancora per non poter aiutare la squadra. Non ho obiettivi personali, tutto quello che faccio è per il Milan. E per tornare a vincere".








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