Marino: "Il problema non era tra Conte e la società, nessuno mi venga a dire che..."
Pierpaolo Marino, ex direttore sportivo del Napoli, ha parlato di alcuni argomenti che riguardano la squadra azzurra.

Il Napoli è ritornato a marciare e tutti l'avevano dato per spacciato. Antonio Conte, in un momento di difficoltà derivato dagli infortuni, ha tirato fuori un sistema di gioco che regala spettacolo e ordine allo stesso tempo: il 3-4-3 ha portato gli azzurri a ottenere tre vittorie consecutive tra Serie A e Champions League.
Pierpaolo Marino, ex direttore sportivo azzurro, è intervenuto ai microfoni di Televomero, durante la trasmissione 'Il Bello del Calcio', e ha parlato di alcuni argomenti che riguardano la squadra azzurra: "La settimana scorsa avevo detto di essere ottimista per Roma-Napoli, la mattina dopo mi viene a prendere Franco e appena entro in auto mi dice ma che vuol dire sono ottimista, io gli ho detto che il Napoli vinceva".
Ha, poi, evidenziato: "Il problema non era nei rapporti tra Conte e società, ma tra i giocatori. Oggi i giocatori sono diventati un corpo unico, mettono cuore e gamba e sfido a dire che qualcuno non credeva nella vittoria. Nello spogliatoio del Napoli c’erano giocatori scontenti mentre ora ci sono giocatori che non giocavano, penso a Beukema e Lang che prima non partecipavano. Anche Neres ora gioca di più, il Napoli si è trasformato ed ora finalmente è squadra. Politano era stanco e la squadra è diventata prevedibile, invece Neres è una scheggia impazzita che aiuta anche Hojlund".
Per Marino non c'entra il sistema di gioco: "Nessuno mi venga a dire che il Napoli ha perso a Napoli per il modulo sbagliato, contro una squadra che è in crisi. Non c’entra il modulo in questa occasione, non basta la tattica. Neres? Nel cambiamento della squadra è quello che si è valorizzato di più e ha valorizzato anche altri, Hojlund sembrava Lukaku, oltre all’assist conquistava falli ed ha avuto un grande atteggiamento, sia grazie a Neres ma anche grazie a Lang. Entrambi danno profondità. Alcuni infortuni sono stati traumatici e non solo muscolari, anche se molti. Ma un giocatore che si avvicina alla partita con il timore di farsi male molto probabilmente rischia di farsi male".
Poi, un passaggio sulla Coppa Italia: "Il Napoli deve vincere ed anche con le alternative ha giocatori più forti di quelli del Cagliari mentre con la Lazio lo scorso anno era un’altra storia".
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