Imperatore: "Conte aziendalista vero, è necessario come l'acqua. Quella di Ancelotti era compiacenza"
"Il vero aziendalismo emerge quando un leader è disposto a confrontarsi con la realtà", le parole dello scrittore e consulente aziendale.

Vincenzo Imperatore, scrittore e Consulente di direzione aziendale, ha commentato la conferenza stampa di Antonio Conte. Queste le sue parole sulla sua pagina Facebook: "Parlano di aziendalismo senza aver studiato management ma, soprattutto, senza aver vissuto neppure un minuto in una azienda. Ma i peggiori sono quelli che al lavoro sono dei Fantozzi frustrati e poi vogliono fare i Marchionne quando si tratta di gestione di una società sportiva come il Napoli. Questi personaggi raggiungono l’apice quando si cimentano a esprimere il loro rischio per l’investimento. “Compriamo X per 30 milioni, diamo in prestito Y per pochi spiccioli anche l’anno scorso li abbiamo pagato 20 milioni”.
Poi ha aggiunto: "Ovviamente sono dei leoni con la tasca degli altri, loro che prima di prendere l’aspirapolvere da Euronics a 99,9 euro fanno riunioni di famiglia e visitano siti e negozi per mesi pur di risparmiare un euro. La conferenza stampa di Antonio Conte di oggi ha offerto una dimostrazione chiara di cosa significhi essere un vero aziendalista. La sua sincerità, trasparenza e capacità critica nell’affrontare le difficoltà attuali del Napoli rappresentano esattamente ciò che un leader deve fare per migliorare una squadra, non solo in termini di risultati sul campo, ma anche di cultura e mentalità. Conte non si è nascosto dietro scuse o falsi ottimismi; ha riconosciuto apertamente le aree in cui il Napoli deve crescere e ha espresso con franchezza le sue intenzioni di apportare i cambiamenti necessari. Questa è la prova di un autentico impegno verso il miglioramento e il successo dell’organizzazione, che è il cuore dell’aziendalismo".
Infine ha concluso: "La compiacenza (come quella di Ancelotti a Napoli) non era aziendalismo. E’ facile essere aziendalisti quando si guida un club come il Real Madrid o il Milan, dove le risorse sono abbondanti e i problemi spesso meno pressanti. In questi contesti, il successo arriva più facilmente e c’è poco da criticare. Ma il vero aziendalismo emerge quando un leader è disposto a confrontarsi con la realtà, anche quando è dura, e a prendere le decisioni necessarie per migliorare l’organizzazione. Conte è necessario come l’acqua per l’upgrade del Napoli. Avanti così Tonì, anche le dimissioni o il licenziamento saranno eventualmente strumentali per capire quello che siamo o che vorremmo essere".





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