"Corbelli ruppe l'incantesimo", Coppola: "Mai avrei pensato ad una cosa del genere"
L'ex portiere della promozione del Napoli nella stagione 1999-2000, Ferdinando Coppola, ha raccontato alcuni retroscena sulla sua esperienza in azzurro.

Milinkovic-Savic è stato uno dei grandi protagonisti di Napoli-Sporting di ieri sera, risultando decisivo nella difesa del risultato fino ad un attimo prima del fischio finale dell'arbitro. Nel Napoli non ci sono gerarchie tra i portieri, l'ex portiere Nando Coppola, ai microfoni di Stile tv, ha detto la sua in merito.
Ecco quanto evidenziato sul dualismo in maglia azzurra: "Appartengo alla vecchia scuola, quella delle gerarchie, ma mi rendo conto che oggi le tensioni ed i ritmi sono aumentati, anche lo stress è cambiato per cui anche il portiere ha bisogno di recuperare energie. Con la giusta fiducia e considerazione si può superare l’alternanza, ma il non sapere se gioca uno o l’altro non è sicuramente bello. Detto questo, Meret e Milinkovic-Savic stanno rispondendo bene e questo giova al Napoli e a tutto l’ambiente".
Sui trascorsi in azzurro: "Walter Novellino ha rappresentato per me la consacrazione perché giocare a Napoli da napoletano giovanissimo e vincere il campionato ti resta nel cuore. Zeman invece si è espresso all’epoca nel farmi rimanere a Napoli, io però ho sbagliato perché ho pensato di poter gestire la situazione facilmente. Chi ha rotto l’incantesimo è stato Corbelli perché io mai avrei pensato di andare via da Napoli, per me esisteva solo Napoli. Alla fine Zeman mi ha sempre difeso nonostante i tanti nomi che venivano fuori ogni volta per la mia sostituzione". Ha concluso.






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