Caprile: "A Napoli mi guardavo allo specchio e sentivo che mi mancava una parte di me"
L'ex portiere azzurro si racconta, spiegando le emozioni che ha provato durante la sua esperienza in Campania.

Elia Caprile ha lasciato il Napoli perché aveva bisogno di giocare. Il portiere italiano sa di avere i mezzi per emergere, ma in Campania sarebbe rimasto il secondo di Alex Meret. Per questo, l'estremo difensore classe 2001 ha preferito accasarsi al Cagliari.
Caprile: "Ricordo bellissimo di Napoli, ma dovevo andare. Grazie Cagliari"
Lo stesso Caprile, intervistato da 'La Gazzetta dello Sport', racconta ciò che provava durante la sua esperienza in azzurro: "A Napoli andava tutto bene e ho un ricordo bellissimo di club e città, ma mi guardavo allo specchio e sentivo che mi mancava una parte di me. Ringrazio Cagliari per l’opportunità che mi sta dando".
Sul presente ed il futuro, invece: "Sono contento, ma solo parzialmente. Lavoro ogni giorno per migliorarmi, per diventare la miglior versione di me stesso dentro e fuori dal campo. È solo l’inizio del percorso".
"Nazionale? Donnarumma è il numero uno al mondo. Dietro di lui ci sono tanti portieri bravi, io sogno l’azzurro ma so che passa tutto dal lavoro qui a Cagliari", ha concluso Caprile.







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