Emmanuele De Chiara, il capitano della Primavera del Napoli: ordine, continuità e intelligenza
Scopriamo Emmanuele De Chiara, il capitano della Primavera del Napoli che Antonio Conte ha convocato per la trionfale missione in Supercoppa Italiana.

Nel cuore del centrocampo del Napoli Primavera c’è un profilo che incarna continuità, appartenenza e lettura del gioco: Emmanuele De Chiara. Nato a Napoli e cresciuto calcisticamente nel vivaio azzurro, inserito nel settore giovanile dei partenopei fin dalla tenera età di 9 anni, De Chiara rappresenta uno di quei centrocampisti “di sistema”, meno appariscenti ma fondamentali per l’equilibrio collettivo.
Alla scoperta di Emmanuele De Chiara
Centrocampista centrale di piede destro, De Chiara agisce prevalentemente davanti alla difesa o come interno di costruzione, ruolo nel quale riesce a coniugare ordine tattico e qualità tecnica. Il suo primo punto di forza è la comprensione delle fasi di gioco: sa quando abbassarsi per dare una linea di passaggio pulita ai centrali, quando accelerare la circolazione e quando invece rallentare per consolidare il possesso. Non è un playmaker classico, ma un interprete moderno del ruolo, capace di leggere gli spazi e occupare le zone corrette con grande disciplina.

Dal punto di vista tecnico, De Chiara si distingue per pulizia nel controllo orientato e precisione nel passaggio corto e medio, elementi che lo rendono affidabile anche sotto pressione. Interessante la sua capacità di calciare da fuori area: non forza la conclusione, ma quando trova spazio mostra un tiro secco e ben coordinato. In fase difensiva lavora più di anticipo e posizionamento che di irruenza, dimostrando maturità nella gestione dei duelli.
Centrocampista strutturato
Sul piano atletico è un centrocampista strutturato (177 cm di altezza), con buona resistenza e continuità di rendimento nell’arco dei novanta minuti. Non fa dell’esplosività la sua arma principale, ma compensa con tempi di gioco e letture preventive, qualità che gli consentono di essere spesso un passo avanti all’avversario.
Non è un caso che nello spogliatoio della Primavera venga riconosciuto come riferimento: la fascia da capitano indossata in più occasioni racconta di un ragazzo con personalità, senso di responsabilità e leadership silenziosa. De Chiara parla soprattutto con le scelte di gioco, guidando la squadra attraverso il posizionamento e la gestione del pallone.

Convocato da Conte in Supercoppa Italiana
Convocato da Conte in prima squadra per la trasferta di Riyad in occasione della Supercoppa italiana, in prospettiva, Emmanuele De Chiara è un centrocampista che va valutato nel medio periodo: il suo percorso sembra disegnato per una crescita graduale, fatta di consolidamento tattico e di affinamento della verticalità. In un calcio sempre più attento all’equilibrio e alla gestione delle transizioni, il suo profilo risponde a un’esigenza chiara: dare ordine, continuità e intelligenza al centro del campo.
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