Chi è Mohamed Mané, giovane talento senegalese con il sogno di esplodere

Nella primavera del 2024 un ragazzino di colore poco più che quindicenne fu protagonista insieme a Juan Jesus di un video anti razzismo, girato all’indomani del celebre caso Acerbi. Quel ragazzino sta diventando uomo e calciatore dalle notevoli aspettative, specie dopo le ultime prodezze con l'Under 17 del Napoli che lo stanno portando alla attenzione di osservatori e addetti ai lavori. Stiamo parlando di Mohamed Seick Mané, nuovo aspirante fenomeno del calcio partenopeo. Proviamo a conoscerne meglio origini, percorso e caratteristiche.

Alla scoperta di Mohamed Seick Manè

Nato in Africa, in Senegal, classe 2009, subito si trasferisce ad Acerra dove vive e lavora il suo papà. Qui, nelle immediate vicinanza, ad Afragola da tempo è attiva la Pro Vives, scuola di calcio fondata e gestita dai fratelli Vives. Giuseppe, ex calciatore di Lecce e Torino, è stato praticamente il primo a riconoscere in questo ragazzino il talento e la voglia di arrivare in alto, ma subito dopo di lui, prezioso è stato il lavoro di Grava e Caffarelli che hanno assicurato le sue prestazioni al Napoli non più tardi di due anni orsono. I primi mesi sono stati un mini calvario poiché il piccolo Mohamed era afflitto da una fastidiosa ernia ombelicale, risolta la quale, a settembre del 2024 fa il suo esordio in azzurro nella under 16 contro la Lazio, firmando il gol del pareggio nel finale. Descritto da chi lo conosce bene come un ragazzo molto perbene, con i piedi ben saldi in terra e con una testa molto focalizzata all’obbiettivo di arrivare nel calcio che conta, a Mané non manca fisico, tecnica e fiducia nei propri mezzi. Nell’ultimo turno di campionato ha fatto molto rumore il poker rifilato al Lecce in Under 17 (gara vinta dagli azzurri per 5-0 con il quinto gol messo a segno da Pengue proprio su assist di Mané). 

Caratteristiche

Può giocare sia da prima che da seconda punta, ma oltre che ottimo finalizzatore è anche molto partecipe e coinvolto attivamente nel gioco. Riesce a distinguersi per assist, dribbling, coinvolgimento in azioni offensive. 

Punti di forza

Mané si distingue per diversi punti di forza, eccoli:

Istinto realizzativo: buon numero di gol in partite giovanili, capacità di finalizzare.

Supporto nel gioco: non solo gol, ma riesce anche a creare occasioni per i compagni, come l’assist in quella prestazione contro Lecce.

Coraggio e personalità: in match importanti riesce a emergere, a prendersi responsabilità.

Tecnica individuale: dribbling, capacità di superare avversari in situazioni di uno contro uno.

Aree di miglioramento

Anche le potenzialità ancora inespresse e dunque le aree di miglioramento sono svariate, eccole:

Fisicità e resistenza: come spesso succede con ragazzi giovani, ci sarà da lavorare su resistenza, forza per sopportare gli scontri e mantenere rendimento su tutta la stagione.

Movimenti senza palla: per diventare davvero completo come prima punta, serve migliorare i movimenti per liberarsi dalle marcature, anticipare le difese, usare bene gli spazi.

Continuità: mantenere la performance alta in ogni partita, non solo in quelle nelle quali brilla.

Tattica e intelligenza di gioco: leggere meglio le situazioni di difesa, aiuto al pressing, partecipazione nei momenti difensivi o quando la squadra deve costruire da dietro.

Potenziale e prospettive

Andato a segno anche nell’ultima gara di Firenze, se continuerà su questa via, Mané avrà buone prospettive nel prossimo futuro con un possibile passaggio anche prematuro in under 19 e potrebbe diventare un attaccante di riferimento nelle giovanili del Napoli, e magari attirare attenzione per le nazionali giovanili del Senegal (o anche per trasferimenti internazionali) se sviluppa bene le sue caratteristiche. Fondamentale sarà vedere come gestiranno la sua crescita: allenamenti mirati, minutaggio giusto, esperienze con livelli più alti (amichevoli, tornei, magari allievi maggiori).