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Zaccardo rivela: "Feci due nomi a Edo De Laurentiis, uno era Kvaratskhelia"

Cristian Zaccardo, intermediario ed ex calciatore, ha rilasciato alcune dichiarazioni all'edizione odierna della Gazzetta dello Sport.


Alessandro SepeAlessandro SepeDirettore responsabile

21/10/2025 09:09 - Interviste
Zaccardo rivela: Feci due nomi a Edo De Laurentiis, uno era Kvaratskhelia

Cristian Zaccardo è stato un ottimo calciatore, nel suo palmares anche il Mondiale del 2006 vinto con l'Italia. Attualmente fa l'agente di calciatori ed è stato grande protagonista del passaggio al Napoli di Kvaratskhelia. Zaccardo ha parlato alla Gazzetta dello Sport.


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Zaccardo si racconta alla Gazzetta dello Sport

Le su parole: "Vent’anni fa aggiornavo il televideo per controllare le convocazioni in Nazionale, ora viaggio a caccia di talenti. Ma quando torno a casa e vedo la replica della Coppa del mondo sulla mensola, beh… penso che poteva andare peggio". E se la ride. L’ultimo volo l’ha portato in Uzbekistan insieme a Fabio Cannavaro, il nuovo ct della nazionale di quel Paese. "A fine agosto io, Cannavaro, Materazzi e altri siamo stati invitati dalla federazione a visitare il nuovo centro sportivo. Quando eravamo lì, come battuta, dissi: 'Ma perché non prendete Fabio?'. Lo hanno chiamato un paio di settimane dopo".


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Retroscena Kvara-Napoli

Poi il retroscena sul georgiano: "Nel 2020 divoravo Wyscout. Kvicha era il giocatore con più dribbling tentati d’Europa, davanti a Messi e a Neymar. A febbraio 2021 incontrai il suo entourage a Mosca. Edoardo De Laurentiis mi chiese di suggerirgli due in grado di fare la differenza e gli feci i nomi di Moises Caicedo e di Kvaratskhelia. Scelsero di trattare il georgiano. Direi che è andata bene".

Ha mai pensato di fare l’allenatore? "No. Amo il mercato, ero indeciso se proseguire come direttore sportivo o come agente Fifa. Chiesi a Galliani di iniziare nel Monza, anche gratis, ma stavano bene così. Alla fine, ho scelto di fare l’agente. Vivo tra Milano e Fano e mi diverto coi miei figli, Ginevra e Nicolò. Lui fa la punta e gioca in Promozione. Quando lo vedo mi viene voglia di giocare, ma non ce la faccio più".

E lei che bambino è stato? "Uno che voleva fare il calciatore e ci è riuscito. Ho iniziato a Spilamberto, il mio paese, poi a 10 anni arrivai al Bologna. I miei avevano un ristorante, poi hanno aperto una stireria. Ogni tanto gli davo una mano. Non mi hanno fatto mancare nulla". 


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Alessandro SepeAlessandro Sepe
Direttore responsabile e co-fondatore di AreaNapoli.it, è giornalista pubblicista dal 2013. Laureato in letteratura e storia italiana, è da sempre appassionato di calcio e di giornalismo sportivo.

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