Zaccardo rivela: "Feci due nomi a Edo De Laurentiis, uno era Kvaratskhelia"
Cristian Zaccardo, intermediario ed ex calciatore, ha rilasciato alcune dichiarazioni all'edizione odierna della Gazzetta dello Sport.

Cristian Zaccardo è stato un ottimo calciatore, nel suo palmares anche il Mondiale del 2006 vinto con l'Italia. Attualmente fa l'agente di calciatori ed è stato grande protagonista del passaggio al Napoli di Kvaratskhelia. Zaccardo ha parlato alla Gazzetta dello Sport.
Zaccardo si racconta alla Gazzetta dello Sport
Le su parole: "Vent’anni fa aggiornavo il televideo per controllare le convocazioni in Nazionale, ora viaggio a caccia di talenti. Ma quando torno a casa e vedo la replica della Coppa del mondo sulla mensola, beh… penso che poteva andare peggio". E se la ride. L’ultimo volo l’ha portato in Uzbekistan insieme a Fabio Cannavaro, il nuovo ct della nazionale di quel Paese. "A fine agosto io, Cannavaro, Materazzi e altri siamo stati invitati dalla federazione a visitare il nuovo centro sportivo. Quando eravamo lì, come battuta, dissi: 'Ma perché non prendete Fabio?'. Lo hanno chiamato un paio di settimane dopo".
Retroscena Kvara-Napoli
Poi il retroscena sul georgiano: "Nel 2020 divoravo Wyscout. Kvicha era il giocatore con più dribbling tentati d’Europa, davanti a Messi e a Neymar. A febbraio 2021 incontrai il suo entourage a Mosca. Edoardo De Laurentiis mi chiese di suggerirgli due in grado di fare la differenza e gli feci i nomi di Moises Caicedo e di Kvaratskhelia. Scelsero di trattare il georgiano. Direi che è andata bene".
Ha mai pensato di fare l’allenatore? "No. Amo il mercato, ero indeciso se proseguire come direttore sportivo o come agente Fifa. Chiesi a Galliani di iniziare nel Monza, anche gratis, ma stavano bene così. Alla fine, ho scelto di fare l’agente. Vivo tra Milano e Fano e mi diverto coi miei figli, Ginevra e Nicolò. Lui fa la punta e gioca in Promozione. Quando lo vedo mi viene voglia di giocare, ma non ce la faccio più".
E lei che bambino è stato? "Uno che voleva fare il calciatore e ci è riuscito. Ho iniziato a Spilamberto, il mio paese, poi a 10 anni arrivai al Bologna. I miei avevano un ristorante, poi hanno aperto una stireria. Ogni tanto gli davo una mano. Non mi hanno fatto mancare nulla".










![]() | 16 |
![]() | 15 |
![]() | 15 |
![]() | 15 |
![]() | 13 |
![]() | 12 |
![]() | 12 |
![]() | 11 |
![]() | 10 |
![]() | 10 |
![]() | 9 |
![]() | 8 |
![]() | 8 |
![]() | 8 |
![]() | 6 |
![]() | 6 |
![]() | 4 |
![]() | 3 |
![]() | 3 |
![]() | 3 |