Conte come Orfeo con Euridi-Champions. A Napoli il falso mito del Cholito Protesilao
Tanti tifosi partenopei sembrano rimpiangere Giovanni Simeone, attaccante del Torino, solo perché Lucca non riesce ad esprimersi come vorrebbe.

Se la mitologia greca ha insegnato al mondo come orientarsi nella storia dell'uomo, Luciano De Crescenzo ci ha insegnato come orientarci tra i miti greci. In queste ore che seguono la disfatta del Napoli a Eindhoven sul campo del PSV, tanti napoletani hanno assunto le fattezze di Laodamia che amoreggia con la statua di cera di Protesilao.
Che in questo caso ha il volto di Giovanni Simeone. Motivo? Lucca non rende come ci si augurava, ed allora si rimpiange l'amante argentino, ceduto al Torino, che dall'Ade è tornato solo per punire il club che non ha più creduto in lui. Fate una piccola ricerca su Laodamia (che non è la Laudomia di Totò) e Protesilao, si imparano tante cose. Tra l'altro non è il caso di spiegarvi tutto il fatto, vi toglierei lo sfizio. Inoltre scoprirete la differenza tra mito e falso mito. E' vero che Lucca sta deludendo, ma che senso ha rimpiangere un attaccante che nelle ultime due stagioni ha segnato appena 5 gol (CINQUE) nel Napoli? Nella disastrosa stagione post scudetto, Simeone si è visto pochissimo, mentre in quella trionfale con Antonio Conte, lo scorso anno, ha segnato due gol (uno in Coppa Italia). Quando è entrato in campo ci ha sempre messo tutto l'impegno, ma non è sembrato un fulmine di Giove, o Zeus, per restare in tema.
Certo, siamo legati a lui per quella straordinaria stagione dello scudetto spallettiano, per i suoi gol pesanti, per il suo modo di sentire la maglia, per quel suo lanciarsi sul pallone a pelo d'erba anche con la testa, per il modo di vivere la città, per le sue lacrime (quanto ci piacciono le lacrime!), per quell'esultanza mancata dopo il gol con la maglia granata... Ed anche perché avrebbe subito un trattamento che non meritava. A proposito, quale sarebbe questo trattamento che avrebbe subito? Il Napoli ha deciso semplicemente di cedere un attaccante come lui, che a 30 anni voleva giocare - giustissimo - con più continuità, ha incassato qualche milione ed ha preso un calciatore di 24 anni: Lorenzo Lucca, appunto. Che non è ancora entrato mentalmente in questa squadra e che è in difficoltà (chi lo può negare?). Ma solo per questo è giusto sentenziare anzitempo sull'ex Udinese e per di più è legittimo rimpiangere il Cholito Protesilao e gettarsi come Laodania nell'olio bollente?
Voi direte "cosa c'entra l'olio bollente"? C'entra perché Acasto (il padre della donna) quando si accorse che Laodania con quella statua ci dormiva pure (per non dire altro), per il suo bene la fece squagliare. Solo che non immaginava che la figlia si sarebbe lanciata nel calderone per ricongiungersi al suo amato. Ora non voglio dire che dovete diventare tifosi del Torino pur di amare ancora Simeone - questo no, lo potete amare pure senza la maglia nel ricordo delle sue gesta (poche ma buone) - semplicemente vi consiglio - se proprio non volete sostenere Lucca - di appassionarvi a tanti altri interessanti miti, come ad esempio Orfeo (da non confondere con il circo: quello è Orfei), che sembra proprio Antonio Conte: al pronti via ha incantato tutti (pietre comprese) anche da fermo, prima ancora di fare qualcosa. Dopo poco ha sposato la bella Euridice a cui ha donato lo scudetto. La donna, però, per scappare dal corteggiamento di Aristeo/Champions, ha calpestato un serpente velenoso. Ora divertitevi voi a Cont...inuare.








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