Bruno Marra: "Napoli, il peggiore avversario è in casa. Hojlund potenziale crack"
Le parole del giornalista e scrittore Bruno Marra ai microfoni della testata giornalistica AreaNapol.it. Tra i temi trattati anche Hojlund.

Bruno Marra, giornalista e scrittore, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di AreaNapoli.it affrontando diversi argomenti. Tra questi il primo e parziale bilancio sul rendimento degli azzurri in questa fase iniziale della stagione: "Il Napoli è in testa al campionato, il che non è affatto scontato per una squadra che ha lo scudetto sul petto".
"Soprattutto noi dovremmo esserne memori dopo quello che accadde due stagioni fa. Al di là del rendimento, quello che ritengo molto positivo è la consapevolezza di un gruppo che non solo non si è adagiato ma che sta abbracciando il “working progress” del proprio allenatore. Conte è un Generale che ha pianificato la marcia azzurra in un triennio in cui le ambizioni sono altissime. Lo spirito, la mentalità e l’audacia del nuovo Napoli sono gli aspetti più affascinanti e avvincenti di questo progetto", ha aggiunto Bruno Marra.
A quale attaccante del passato accosteresti Hojlund? Il danese ha ancora margini di miglioramento? "Appena l’ho visto al debutto con la Fiorentina mi è venuto in mente Pippo Inzaghi, per carattere, senso della battaglia, capacità di difendere il pallone e fame di gol. Tecnicamente credo che Rasmus abbia delle virtù uniche e rare nel calcio moderno, quali l’attacco alla profondità e soprattutto l’innata velocità nella progressione. Doti naturali che se associate ad una crescita della qualità di tocco e allo sviluppo del senso, potrebbero proiettarlo nell’élite degli attaccanti europei. Quando Conte lo definisce un potenziale “crack” ha le sue ragioni".
I top e i flop (se ci sono) del Napoli finora. "Non mi soffermo su calciatori singoli ma su elementi di carattere generale che afferiscono all’ambiente azzurro. Il Top è l’abnegazione e l’autorevolezza con la quale la squadra sta intraprendendo il secondo step con Antonio Conte, vero mentore e anima di questo gruppo. Il Flop è quello della frangia di opinionisti e sedicenti esperti di calcio che da oltre un anno attaccano con pregiudizio ed evidente livore personale l’operato di Conte. Apologeti di disfattismo e frustrazione che neppure dinanzi allo scudetto hanno deposto le armi. Un fuoco amico che rappresenta probabilmente il peggiore avversario del Napoli, costretto a vincere per non subìre un processo paradossale e kafkiano".
Anguissa sarà impegnato in Coppa d'Africa. C'è un calciatore all'interno della rosa che potrebbe sostituirlo senza farlo rimpiangere? "Frank è un calciatore che per caratteristiche non è riproducibile. Certamente il Napoli più che sostituirlo dovrà cercare alternative tattiche con altri interpreti. Il lavoro strettamente tattico potrà svolgerlo McTominay che ritengo sia l’uomo più completo e versatile dell’intera rosa azzurra. Poi ci saranno i possibili inserimenti di Elmas o di Gilmour che potrebbe riproporre l’idea del doppio play al fianco di Lobotka come accadde lo scorso anno".
Condividi la scelta del Napoli di tenere in organico giovani come Vergara e Ambrosino? Pensi possano ritagliarsi uno spazio nel corso della stagione? "Condivido la scelta di farli crescere con la guida di Conte. Per due ragazzi all’alba della propria carriera, avere uno dei più bravi allenatori in assoluto come punto di riferimento è il massimo per incrementare l’evoluzione sia tecnica che caratteriale. Sull’impiego non credo ci siano troppi margini, ma spesso è meglio disputare due partite in un grande Club che due stagioni in categorie minori. Detto questo, Ambrosino e Vergara avranno certamente un luminoso futuro".
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