Napoli, le origini della sconfitta contro il Milan? Il Pisa
Il Napoli ha subito la prima sconfitta in campionato contro il Milan a San Siro, ma ci sono stati degli errori che non sono stati commessi solo durante la partita.

Il Napoli ha conosciuto la sua prima sconfitta in campionato, ma per ritrovare l'ultima disfatta azzurra bisogna tornare indietro alla scorsa stagione, precisamente a febbraio, quando i partenopei cedettero al Como per 2-1. Stavolta, a San Siro, a prevalere è stato il Milan, capace di colpire con cinismo e concretezza nelle poche occasioni create, un po' come accadde a parti invertite lo scorso anno, quando fu il Napoli a imporsi con autorità per 2-0.
È vero: la squadra di Conte ha provato a fare la partita, ma i tre punti hanno preso la strada di Milano. E non è un dettaglio: perché il Milan ha saputo capitalizzare al meglio anche le difficoltà difensive degli azzurri, costretti a schierare una retroguardia inedita con Di Lorenzo, Marianucci, Juan Jesus e Gutierrez. Proprio un'incertezza del giovane Marianucci, in ritardo sull'intervento, ha aperto la strada al cross di Pulisic che ha portato al gol di Saelemaekers.
Ma l'origine di questa sconfitta non si trova soltanto nella serata di San Siro. Bisogna scavare più a fondo, fino alla precedente sfida contro il Pisa. Antonio Conte, fedele alla linea del turnover ridotto al minimo, ha schierato Buongiorno e Spinazzola, giocatori reduci da situazioni fisiche delicate. Il primo, alla terza gara ravvicinata dopo un lungo stop e la durissima prova contro il Manchester City, dove gli azzurri si sono solamente difesi per 70 minuti; il secondo, segnato da una storia recente di fragilità muscolari. Entrambi si sono poi fermati, saltando la sfida con i rossoneri.
Viene allora spontaneo chiedersi: l'errore è stato di Conte, che non ha gestito le energie con prudenza, o dello staff medico, che ha fornito rassicurazioni forse troppo ottimistiche? La risposta resta sospesa, ma una certezza emerge: la mancata rotazione contro il Pisa ha avuto conseguenze dirette sul big match di Milano.
Forse con Buongiorno e Spinazzola in campo il destino sarebbe stato diverso, forse no. Resta, però, la sensazione che questa sconfitta abbia radici non tanto nella singola partita, quanto nelle scelte di gestione del gruppo nei giorni precedenti.












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