"Hojlund non voleva lasciare Manchester". Retroscena sull'attaccante del Napoli
Rasmus Holund è già diventato un beniamino per i tifosi del Napoli, eppure il calciatore non avrebbe voluto lasciare lo United.

Il Napoli, a fine mercato, ha chiuso il secondo grande colpo estivo dopo Kevin De Bruyne: l'ingaggio di Rasmus Hojlund. La testata giornalistica The Athletic scrive quanto segue sul centravanti danese: "Rasmus Hojlund non voleva lasciare Manchester quest’estate".
"A sole due settimane e mezzo dalla partenza per Napoli, dove ha avuto bisogno di soli 14 minuti per segnare contro la Fiorentina al suo debutto, è tornato nella città che ha chiamato casa negli ultimi due anni per giocare contro il City. Avrebbe altrimenti potuto trascorrere questa settimana di allenamento a Carrington, senza il calcio europeo, cercando di convincere il tecnico Ruben Amorim. Questo è sempre stato il suo piano: rimanere un giocatore del Manchester United “qualunque cosa accadesse”, come ha detto ai giornalisti a Chicago lo scorso 31 luglio. La sua determinazione a rimanere allo United era tale fino all’ultima settimana di calciomercato, ma alla fine si è dovuto arrendere dopo la sconfitta contro il Grimsby Town. Secondo fonti che sono volute rimanere anonime, si è tenuto successivamente un incontro tra il giocatore e la dirigenza dello United, in cui al 22enne è stato detto che non aveva più futuro all’Old Trafford. Poteva ancora competere con Sesko per scalare le gerarchie di Amorim, ma quella sconfitta in Carabao Cup è stata la terza partita di fila in cui il danese era stato lasciato fuori rosa".
"Già senza competizioni europee e meno partite a disposizione, la permanenza si è complicata. Entusiasta della proposta di unirsi ai campioni d’Italia, Hojlund è volato in Italia quel fine settimana stesso. Dopo quanto successo la scorsa stagione ai Red Devils, hanno dimenticato facilmente che il danese aveva concluso il suo primo anno a Manchester come capocannoniere del club con 16 gol, di cui 10 in Premier League; era arrivato con una sola stagione di esperienza in un campionato europeo importante. La scorsa stagione era diventato l’unico attaccante di riferimento, dopo che Zirkzee era stato spostato a “numero 10”. Hojlund ha lavorato duramente durante il ritiro estivo e aveva dichiarato ai giornalisti il desiderio di restare allo United, ma ha giocato solo 18 minuti prima dell’arrivo di Sesko. Il danese rimarrà un tifoso del club, ma i suoi due anni all’Old Trafford sono un esempio di quanto possa essere tossico un ambiente come lo United di oggi per i giovani giocatori che si ritrovano ad avere subito delle responsabilità", ha sottolineato il giornale americano trapiantato in Inghilterra.





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