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Pastore: "Juventus, montagna di milioni in fumo. Sentito cosa ha detto Balotelli sul Napoli?"

Rosario Pastore, giornalista, ha analizzato il pareggio a reti bianche tra bianconeri e partenopei allo Stadium.


Luca CirilloLuca CirilloGiornalista

22/09/2024 14:18 - Interviste
Pastore: Juventus, montagna di milioni in fumo. Sentito cosa ha detto Balotelli sul Napoli?

Rosario Pastore, giornalista, ha commentato il pareggio tra Juventus e Napoli allo Stadium. Queste le sue parole: "Con buona pace di chi ha parlato di partita noiosa, se non soporifera, penso che Juventus-Napoli abbia presentato parecchi spunti, in particolar modo per il Napoli. Il primo, e più interessante, riguarda uno scozzese che si chiama Scott McTominay. Già i pochi minuti giocati a Cagliari una settimana fa avevano fatto intuire l'importanza di questo giocatore nell'intelaiatura del gioco contiano. Ebbene, a Torino è arrivata una splendida conferma. McTominay è un elemento forte tecnicamente ed anche fisicamente; ha una continuità di gioco eccezionale; si impone come punto di riferimento ed è dotato di grande generosità. Al 28' del primo tempo ha sfiorato il gol, con palla respinta corta da Di Gregorio. Purtroppo, nessuno ha approfittato della golosa occasione. Insomma, va benedetta la decisione di sborsare un bel po' di euro per convincere il Manchester Unted a cederlo".


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Poi ha aggiunto: "Un trasferimento che dev'essere stato molto gradito da Scottie e che probabilmente è stato favorito dalla considerazione che ad allenarlo dalle nostre parti non sarebbe stato un illustre sconosciuto ma un fior di allenatore. La qual cosa dà maggior lustro alla decisione del club di portare a Napoli un certo Antonio Conte. Che, ma non lo si scopre oggi, ha fatto da richiamo perché nomi prestigiosi scegliessero la nostra città, proprio come anni fa era capitato a Rafa Benitez".


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E sulla Juventus: "Tutto qui? Verrebbe da chiedersi, dopo aver visto all'opera la squadra bianconera. Per quanto mi sforzi, non riesco a ricordare, per i quasi 100 minuti di gioco, una parata che è una parata dei due portiere che si sono succeduti fra i pali della porta azzurra. Mi chiedo se il tanto celebrato Thiago Motta si sia reso conto (ma sicuramente lo ha fatto) della pochezza dei suoi attaccanti. Vlahovic è sempre di più la pallidissima ombra di quell'attaccante prolifico che entusiasmava con la maglia viola e che convinse la Goeba a sborsare una montagna di milioni per prenderlo. Al momento è molto, molto fumo, con pochissimo arrosto. Al pari del suo compagnuccio, Yildiz. Con l'aggravante, per il turco, che oltre ad aver mostrato, almeno in questa occasione, di essere dotato di molta fuffa, ha avuto l'aggravante di mostrarsi anche eccessivamente falloso: chiedere lumi a Di Lorenzo. Ma questi sono problemi della Vecchia".

Ed ha proseguito: "Oddio, è vero che in materia stavolta non è possibile vantarsi troppo, visto che sia Lukaku sia Kvara avevano le polveri bagnate e non hanno quasi mai impensierito la difesa bianconera. E un appunto probabilmente potrebbe essere mosso a Conte. Perché aspettare tanto tempo prima di decidersi a cambiare? E inoltre, è stata proprio la decisione giusta quella di puntare su Simeone? Già a Cagliari il Cholito non era stato all'altezza. Probabilmente, meglio sarebbe stato puntare su Raspadori. E non per il gol-scudetto di due anni fa, sempre all'Allianz, ci mancherebbe. Ma perché sicuramente, in quel contropiede nato quasi per caso, con la palla sul piede di Simeone e concluso male, Raspadori avrebbe fatto altre scelte. E piuttosto che andare a scontrarsi col muro juventino, si sarebbe avveduto che alla sua destra c'era un certo Neres in grado di affondare pericolosamente. La generosità fa parte del bagaglio tecnico dell'ex del Sassuolo. Ma tant'è, inutile avere rimpianti, tutto fa esperienza".

Si torna a casa: "Due trasferte, Cagliari e Torino, 4 punti. Non è che ci si possa lamentare troppo, direi. Anche perché ci si rivede al Maradona, prima contro il Monza poi ospitando il Como. La prospettiva è incoraggiante, direi. Intanto, penso che si debba essere d'accordo nel recriminare per il ritardo delle istituzioni. Mi riferisco al divieto per quanti, avevano già sborsato un bel po' di soldi per biglietti di treno ed aereo e hanno dovuto rinunciare a seguire il Napoli. Una decisione, quella delle Prefettura, che poteva essere stata presa già lunedì scorso, evitando disagi e perdite di danaro". 

Poi lo Zibaldone finale: "L'impostazione tattica, secondo me, ha funzionato. Con l'inserimento di McTominay, sia Lobotka sia Anguissa hanno girato molto meglio. Dell'attacco ho detto. La difesa ha retto alla grande, non è entrata in affanno dopo la sostituzione di Meret. Finisco citando quanto ha detto Mario Balotelli a proposito del Napoli: "E' la squadra da battere: deve solo convincersene". Giusto. Con i nerazzurri, la formazione partenopea è sicuramente la più forte. Occorre solo che lo capisca. Ma questo toccherà a Conte".


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Luca CirilloLuca Cirillo
Giornalista dal 2010, ha lavorato per Il Roma. Da vicedirettore ed inviato di giornali online, ha seguito il Napoli in giro per l'Europa. È autore e conduttore di programmi su Radio Amore e collabora con alcune riviste.

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