Guardiola: "Conte? Io non difendo come lui, ma ho un giocatore inarrestabile"
L'allenatore del Manchester City elogia pubblicamente la capacità di resilienza del Napoli affrontato in Champions.

Pep Guardiola è tornato a parlare di Manchester City-Napoli, spendendo belle parole per la squadra di Antonio Conte. L'allenatore spagnolo si è soffermato nuovamente sulla partita di Champions League vinta ieri per 2-0, intervenendo ai microfoni di CBS Sports.
"Abbiamo iniziato meglio rispetto alla scorsa stagione, quando qui avevamo pareggiato contro l’Inter. Certo - ha sottolineato il tecnico dei Citizens - abbiamo giocato molto in superiorità numerica, era un vantaggio, ma allo stesso tempo non direi che ci abbia messo sotto stress quella situazione. Abbiamo giocato bene sia in undici che in dieci, ed è stata una grande vittoria contro una squadra fortissima".
Foden e Haaland sono stati coinvolti nell’azione che ha portato all’espulsione di Di Lorenzo, ma c’è stata anche una splendida azione sul primo gol, non è così?
"Sì, è vero. Nelle ultime due partite la squadra ha ritrovato sensazioni diverse. La nostra calma difensiva e offensiva, il linguaggio del corpo… è stato incredibilmente positivo. Sono molto soddisfatto. È stata una settimana difficile, una stagione impegnativa, e domenica ci aspetta una sfida enorme. Ma arrivarci con queste sensazioni è molto meglio.
E Haaland ha battuto un altro record: il giocatore più veloce a raggiungere 50 gol in Champions League. Pep, io non ho più parole… lei ha ancora parole per Erling Haaland?
"Nemmeno io. Nel primo tempo potevamo già segnare. Milinkovic-Savic è stato un portiere incredibile, ha fatto grandi parate. Ma in generale siamo stati solidi. E Donnarumma ha fatto le parate che doveva fare. Sono davvero soddisfatto della partita che abbiamo fatto".
E che dire di Jeremy Doku, la sua giocata individuale sul secondo gol?
"Negli spazi stretti, in cinque metri, è inarrestabile. L’ho sempre detto: se rientra e punta i difensori centrali, può creare problemi enormi, perché quando superi un centrale davanti al portiere diventa pericolosissimo. Le ultime due partite sono state davvero ottime per lui".
A volte giocare contro dieci uomini può essere complicato, soprattutto contro una squadra di Antonio Conte. La pazienza era fondamentale?
"Le squadre italiane sono incredibili. Ho giocato tante volte contro di loro in Champions, e anche in undici contro dieci non sono mai riuscito a sfondarle facilmente. La resilienza, la concentrazione… è davvero difficile. Le ammiro molto. Io, come allenatore, non sono ancora riuscito a trasmettere alla mia squadra quella stessa resilienza in ogni palla, in ogni contrasto, in ogni blocco difensivo. Loro sono bravissimi. Conte è eccezionale come tecnico sotto tanti aspetti".
Infine: dopo il derby di Manchester aveva detto che era solo una partita. Ora sono due vittorie importanti, il modo perfetto per prepararsi alla sfida contro l’Arsenal.
"Sì, è vero. Non siamo ancora del tutto consistenti, domenica sarà un buon test, ma arrivarci dopo due buone prestazioni è importante".
E addirittura è riuscito a far riposare Rodri per mezz’ora. Quanto è stato importante?
"Sì, me lo ha chiesto lui, si sentiva un po’ stanco. Quindi lo abbiamo tolto".





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