Garlando: "Conosco Conte e la strategia gesuita juventina, so bene chi sono i destinatari"
Luigi Garlando, giornalista de La Gazzetta dello Sport e scrittore, ha fatto il punto sul Napoli ai microfoni di Radio CRC.

Oggi su Radio CRC, radio partner del Napoli, è intervenuto il giornalista de “La Gazzetta dello Sport” Luigi Garlando, per fare il punto sulla squadra partenopea che è prima in classifica con 12 punti dopo quattro giornate di campionato (l'ultimo successo contro il Pisa al Maradona).
Queste le sue parole: "La strategia gesuita è una definizione che coniò Fabio Capello all’epoca juventino per definire la squadra bianconera. I gesuiti erano un ordine che vantava nella vita terrena una scaltrezza spirituale che ricordava in parte quella della Juventus. Mi sono ricordato di quella espressione e l’ho associata al tecnico del Napoli, Conte, che è cresciuto nell’ambiente bianconero".
Poi ha aggiunto: "Come valuto dunque le parole di Conte? Antonio quando parla, non parla ad una sola persona. Sappiamo che lui si rivolge a più destinatari, al mondo e ai suoi giocatori. Tutto quello che dice ha un significato. Vedendo i pronostici, evidentemente si è reso conto che ci sono squadre molto competitive in Serie A e non vuole che i suoi giocatori si rilassino. Quando vinci lo scudetto, senti di più la pressione di difenderlo. L’anno scorso l’Inter è morta su questa convinzione e Conte vuole correre ai ripari. L’allenatore del Napoli vuole difendere il suo tesoro inestimabile, ma sa anche che tutto questo entusiasmo e questa felicità per la partenza in campionato può essere pericolosa e ha paura che la sua squadra non si senta forte".
"Milan-Napoli? Non è una bestemmia dire che sarà la sfida scudetto, ma attenzione ai rossoneri! Ho sottovalutato il Milan, sono stato il peggior censore di Allegri in passato e, proprio per questo, lui non mi ama molto (ride, ndr), ma quest’anno il Milan è una delle squadre più divertenti del campionato. L’allenatore livornese ha rinnegato la sua ossessione per la difesa e ora ha cambiato molto. Milan-Napoli è potenzialmente una sfida scudetto, ma fin quando non si affrontano i migliori allenatori, non si può dire che sarà uno scontro tra i migliori. Il miglior allenatore italiano per me è Gian Piero Gasperini. Anche se la Roma non è partita benissimo, lui ha la capacità di cambiare e di adattarsi ai giocatori. La Roma prima era abituata a scappare con Mourinho, Gasperini è diverso. Non sarà uno svantaggio per il Napoli affrontare Mourinho in Champions. Il portoghese è stato un grande allenatore in passato, ma è rimasto indietro tatticamente e contro il Napoli sarà una sfida alla pari", ha concluso.








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