Amorim: "Mainoo è timido, non è colpa sua". Intanto il Napoli mette fretta al Manchester

Kobbie Mainoo, centrocampista in forza al Manchester United, resta il primo obiettivo del Napoli in vista della sessione invernale della campagna acquisti e cessioni. Alla vigilia di Aston Villa-Manchester United, match di Premier League in programma oggi, Ruben Amorim è tornato a parlare del centrocampista.

In conferenza stampa, il tecnico portoghese ha chiarito la propria posizione dopo il caso della maglietta "Free Kobbie Mainoo" indossata dal fratello del centrocampista sugli spalti di Old Trafford. Amorim ha subito escluso qualsiasi sorta di "punizione" per il giocatore: "Mainoo è un ragazzo timido, non è colpa sua. Lui è responsabile solo delle sue azioni e delle sue prestazioni, io mi concentro solo su quello".

Ruben Amorim ha poi aggiunto: "L'intromissione del fratello? Sono cose che accadono. È capitato anche a me quando allenavo lo Sporting che mio fratello scrivesse qualcosa sui social e poi fossi io a doverne rispondere. Dissi chiaramente: lui ha la sua vita, non c’entra nulla con me. Farò lo stesso ragionamento con Mainoo. Kobbie deve lottare per il suo posto. Non penso sia una brutta cosa essere in panchina al Manchester United a 20 anni. Cristiano Ronaldo è stato in panchina, anche Rooney a volte lo era. Perfino Verón inizialmente non giocava".

Intanto il Napoli mette fretta al Manchester United: la trattativa non potrà prolungarsi troppo perché Antonio Conte ha bisogno di un nuovo centrocampista quanto prima.