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Torino-Napoli, pagelle: Meret e Di Lorenzo oro vivo, Zielinski e Insigne spenti. Mistero Ghoulam

Ancora una prova incolore anche per Hirving Lozano: il messicano, nemmeno da esterno, ha il guizzo giusto per far male agli avversari.


Luca CirilloLuca CirilloGiornalista

06/10/2019 20:49 - Campionato
Torino-Napoli, pagelle: Meret e Di Lorenzo oro vivo, Zielinski e Insigne spenti. Mistero Ghoulam

Il Napoli non va oltre lo 0-0 sul campo del Torino e si allontana ulteriormente dalla testa della classifica in attesa di Inter-Juventus. Una buona prova per quasi tutto il primo tempo, ma gli uomini di Carlo Ancelotti confermano il momento "no" quanto a concretezza e lucidità negli ultimi 20 metri. Inizia la ripresa e la squadra dell'ex Mazzarri prende campo e rischia anche di passare in vantaggio. Strepitosa la prova di Alex Meret che si supera in un paio di interventi. Sui livelli dell'estremo difensore azzurro solo Di Lorenzo, l'unico a crederci per tutta la durata del match. Insigne e Zielinski deludono ancora, Ghoulam (subentrato a Hysaj che ha rischiato di rompersi il collo) è invece un vero e proprio caso: davvero irriconoscibile! Ecco le pagelle di Areanapoli.it


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Meret: 7,5. Salva il Napoli sul siluro di Ansaldi a fine primo tempo e tiene a galla la squadra con interventi puntuali e decisivi: una saracinesca!

Di Lorenzo: 7,5. Come Meret merita un volto alto, anche più di quanto meriterebbe perché è l’unico a crederci fino alla fine senza mai arrendersi. Si danna in difesa e accelera in proiezione offensiva offrendo scarichi e cross.

Manolas: 7. Si conferma un pilastro con interventi portentosi e puliti. Belotti gli sbatte contro e quasi mai riesce ad evitarlo. Chioccia per Luperto e torre di controllo tra terra e cielo.

Luperto: 6+. Inizia mentalmente contratto e troppo preoccupato per la presenza di Belotti. Tiene bene grazie alla sinergia con Manolas, ma nel finale di primo tempo si fa ammonire dopo essere stato superato dall’attaccante granata. Nella ripresa si trasforma trovando ritmo e personalità. Sbroglia pericolose trame avversarie.

Hysaj: 6 . Ancelotti lo spedisce a sorpresa sulla corsia mancina e lui tiene bene la posizione. Ci prova anche in avanscoperta con alterne fortune. Poi rischia grosso quando cade male dopo uno scontro con Ansaldi il quale è reattivo e pronto nel salvarsi il collo. Dal 35' Ghoulam: 5. Cosa c’è che non va? Problema fisico? Problema mentale? Del Faouzi fluidificante inarrestabile nemmeno l’ombra. Senza fiato o senza voglia?

Fabian: 6,5. E’ ovunque, ed ovunque porta rifornimenti ai suoi con grande qualità tecnica. Ci prova anche dalla distanza. Non può reggere ritmi simili per tutta la partita ed infatti cala nella parte finale del match.

 Allan: 6. Inutile sperare di rivedere il mastino inarrestabile della prima parte di stagione dell’anno scorso, ma la generosità non gli manca e sarebbe ingiusto dargli un’insufficienza visto che corre per 10 oltre che per se stesso, il che vuol dire per 5 come indole di base. Commette tanti errori proprio per mancanza di lucidità. E poi, pretendere da lui la qualità tecnica è come cercare oro in una falegnameria, seppure di alto livello.

Zielinski: 5. Come un violinista preparato e di talento, ma senza personalità. Pensi possa calcare i migliori palcoscenici, invece incanta i passanti per le strade di una città stupenda. Indovina qualche serpentina palla al piede, ma si perde negli ultimi venti metri. Mai un raggio di sole, mai un fulmine di guerra.

Insigne: 5. Potrebbe essere il migliore a fare la cosa più semplice, invece pensa di dover pittare cupole. Si rende anche pericoloso, ma sbaglia quasi sempre la giocata decisiva. Dal 67' Llorente: 6. Con lo spagnolo il campo il Napoli acquista profondità e presenza in area. Sfiora il gol di testa, ma gli manca l'impatto giusto sul pallone in più di un'occasione.

Mertens: 6. Prova a replicare la giocata di qualche anno fa con una pabola ad uscire all'incrocio: sfiora il gol della domenica. Sbaglia anche lui tanto e latita l'intesa con i compagni, ma almeno corre senza mai fermarsi fino al triplice fischio.

Lozano: 5,5. Ingeneroso sarebbe sputare sentenze nei riguardi di un calciatore evidentemente in difficoltà ed in cerca d'autore. Qual è la sua posizione in campo? Dove si esprime meglio? Si propone provando a seminare il panico, ma anche a palla lanciata è impreciso e lascia dietro di sè troppe praterie. Ha bisogno di tempo. Dal 62' Callejon: 6. Il Napoli ritrova equilibrio con il suo ingresso in campo e qualche crossi in più. Ma anche lui non punge.

Ancelotti: 5,5. Si vede una maggiore quadratura rispetto al match di Champions contro il Genk, ma nel complesso mancano lucidità e concretezza. Rinuncia a Callejon e ad entrambe le punte pesanti puntando su Lozano il quale appre ancora disorientato. I cambi nella ripresa sono quelli giusti, tuttavia il Napoli conferma di non avere fame sotto porta e rischia anche di capitolare.


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Luca CirilloLuca Cirillo
Giornalista dal 2010, ha lavorato per Il Roma. Da vicedirettore ed inviato di giornali online, ha seguito il Napoli in giro per l'Europa. È autore e conduttore di programmi su Radio Amore e collabora con alcune riviste.

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