Napoli-Lazio, pagelle: i campioni d'Italia ballano in difesa, Kvara dura un tempo. C'è un 10
Crollo dei centrocampisti nel secondo tempo, gli ospiti dilagano. Osimhen e Lindrom non trovano le traiettorie giuste. Garcia senza contromosse.

Così come lo scorso marzo, anche questa volta l'ex Maurizio Sarri riesce ad incartare il Napoli: al Maradona passa la Lazio. Questa volta il punteggio finale non è 0-1, ma 1-2. Partita dai due volti: nel primo tempo si sono rivisti i campioni d'Italia, ovvero la squadra rapida, dinamica, inebriante dello scorso anno. Ad andare in vantaggio, però, sono stati gli ospiti con una magia di Luis Alberto, bravo a beffare Meret con una giocata di spalle, accarezzando il pallone tra interno piede e tacco. Immediata, tuttavia, la replica dei padroni di casa con Zielinski: tiro da fuori area, deviato quanto basta per impallinare Provedel. Ripresa tutta o quasi di marca biancoceleste, partenopei totalmente in bambola. Segna Kamada.
Salta il tappo dei capitolini che sprizzano champagne da tutti i pori ridendo dei calici scheggiati partenopei. Segnano Zaccagni e Guendouzi, ma il VAR annulla per fuorigioco. Nonostante la fortuna e la questione di centimetri, il Napoli non ne approfitta: Lindstrom, Raspadori e Simeone, gettati nella mischia da un confuso Garcia, non bastano per pareggiare i conti. Le pagelle di Areanapoli.it.
Meret: 5,5. Non ha responsabilità sul gol di Luis Alberto che fa una giocata improvvisa. Nel secondo tempo grande intervento su Immobile lanciato a campo aperto. Anche la rete di Kamada (e le altre due annullate per fuorigioco) non è ascrivibile ad un suo errore. Qualche sbavatura con il pallone tra i piedi.
Di Lorenzo: 5,5. “Finalmente” una prova da umano: la spinta costante non manca, ma fa errori evidenti quando c’è da crossare. Nella ripresa crolla vistosamente come tutti i compagni.
Rrahmani: 5,5. Nel primo tempo sembra essere in buone condizioni, ma arriva l’errore in occasione del vantaggio di Luis Alberto. Non sbaglia solo lui, ma è poco reattivo. Nel secondo tempo il motore perde troppi giri e l’errore del Napoli è affidarsi a lui per l’impostazione dal basso: un mare di errori.
Juan Jesus: 5. Riesce ad alzare un muro su Felipe Anderson ed anche in anticipo appare in ottima serata. Improvvisamente l’involuzione: prima lascia Luis Alberto solo, quindi fa fatica a trovare ritmo, posizione ed equilibrio. Anche in avanti è sprecone.
Olivera: 5. Felipe lo mette in crisi troppe volte e ha sui piedi una buona palla per fare gol: spara altissimo da buona posizione. Partita da dimenticare. Dal 65’ Mario Rui: 6. Fa senza dubbio meglio del compagno, tuttavia mancano cross precisi per rifornire gli attaccanti.
Anguissa: 5. Due facce opposte: inizio di partita a dir poco spettacolare tra recuperi, appoggi, letture e bilancia tattica. Poi si scioglie come neve al sole e diventa un fantasma. Anche la difesa soffre per la sua “assenza”. Garcia non lo toglie.
Lobotka: 5,5. Dopo una metà gara di buona intensità con e senza pallone tra i piedi, viene inghiottito anche lui nelle trame avversarie. A fine primo tempo è bravo e fortunato in un rimpallo, ma da buona posizione in area preferisce il passaggio al tiro.
Zielinski: 6,5. Il migliore del Napoli tra pressing, capacità di cucire mediana e attacco e gol con il quale riacciuffa subito la Lazio. Ad inizio ripresa impegna severamente Provedel. Perde smalto anche lui e perde il contrasto decisivo con Felipe Anderson che porta al gol di Kamada. Dall'84' Simeone: sv.
Politano: 6. Dà una grande mano a Di Lorenzo nelle cerniere laterali e prova costantemente ad accelerare per creare superiorità numerica. Si perde negli ultimi 20 metri, ma la prova non è da buttar via. Dal 74’ Lindstrom: 5,5. Garcia lo prova subito in una situazione non comoda, ovvero con il Napoli in svantaggio. Tenta qualche giocata per illuminare i compagni, ma non manca un pizzico di emozione, la difficoltà nel trovare una posizione utile per far male e la zampata in un’occasione utile.
Kvaratskhelia: 6. Semina il panico almeno tre volte in area laziale, ma è sfortunato nella conclusione. Lancia un missile diretto all’incrocio, Provedel compie il miracolo. E’ lo stesso Khvicha dello scorso anno a cui manca benzina nelle gambe. Ed infatti nel secondo tempo si spegne lentamente e non ripiega. Garcia lo toglie. Dal 66’ Raspadori: 5,5. Anche se viene schierato esterno, ha la tendenza ad accentrarsi. E non è certo colpa sua. Il suo ruolo sarà ancora una volta il tormentone della stagione?
Osimhen: 5,5. Corsa, volontà, profondità e fame. Gli manca la precisione nelle conclusioni anche nel gioco aereo. A fine partita appare nervoso. Ci può stare.
All. Rudi Garcia: 5. Prima sconfitta per il tecnico francese sulla panchina dei partenopei, in casa, al Maradona. Ottimo Napoli nel primo tempo, poi il castello si sgretola improvvisamente e lui non riesce a trovare le contromosse: anche le sostituzioni non sembrano le migliori possibili.
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